Il lavoro svolto nella presente monografia mette in primo luogo a confronto alcune delle concezioni più note del diritto inteso come un fenomeno normativo e istituzionale, prendendo in considerazione, soprattutto, il ruolo che il diritto svolge in quanto ragione giustificativa del comportamento umano. Parte del testo è dedicata alla discussione sulle ragione giustificative in generale e alla possibilità di riconoscere un ambito di normatività differenziata alle ragioni giuridiche. Si sostiene, in particolare, che la teoria delle istituzioni sociali costituisce uno schema di spiegazione fecondo per lo studio del diritto. Essa offre un approccio metodologico che, da una parte, permette di criticare una posizione interpretativista secondo la quale non sarebbe possibile spiegare l'esistenza e il contenuto del diritto senza per ciò presupporre o credere che esso sia giustificato. D'altra parte, tale teoria consente di opporsi alle spiegazioni di tipo scettico che tentano una riduzione delle istituzione giuridiche a relazioni di comando o a pratiche puramente convenzionali. In ogni caso, l'interesse dell'analisi proposta consiste nel mostrare che questi diversi approcci medotologici, piuttosto che concorrerre fra loro, si integrano nell'obiettivo di comprendere meglio le istituzioni giuridiche mettendole a fuoco da diversi punti di vista.